martedì 24 maggio 2016

Aforismi #42


L'Eroe



Al Festival delle Occasioni Perdute
l’Eroe avanzava sicuro di se
per tutti aveva un saluto e per tutti un sorriso
camminava in mezzo alla folla
che applaudiva il suo passaggio
baciava le ragazze e scherzava coi bambini
lui era l’Eroe senza macchia e senza paura
e non c’è donna che lo ricordi senza piangere.

martedì 17 maggio 2016

Recensione: Eroi Imperfetti - Una vacanza pericolosa di Wally G. Fin



Il primo capitolo della saga "Eroi Imperfetti", creata da Wally G. Fin, con l'incontro fra i due protagonisti, Marco e Bia, proprio nel bel mezzo di un dirottamento aereo. Dovo aver sventato il tentativo dei terroristi le loro peripezie li portano a viaggiare fra la Tailanda e l'Italia, in mezzo a pericoli, sparatorie e fughe rocambolesche. Già in questo romanzo si nota l'attenzione dell'autore per i dettagli e la conoscenza delle ambientazioni esotiche e gli usi e i costumi orientali, acquisita nella sua lunga permanenza in quelle terre lontane. Un libro tutta azione e suspense, dove non mancano anche dei risvolti "hot". Ho letto questo volume dopo i tre sequel, ma questo non ha tolto niente al piacere della lettura, in fondo ogni episodio è autoconclusivo e indipendente dagli altri. Consigliato.

Recensione: Il Piccolo Principe - Edizione bilingue italiano Inglese con testo a fronte di Kentauron Edizioni



Vale veramente la pena di rileggere la splendida favola di Saint-Exupéry in questa ottima versione con il testo inglese a fronte. Belle e utili le edizioni Kentauron, anche come strumenti didattici per esercitarsi nelle lingue attraverso i classici della letteratura, oltretutto a un prezzo bassissimo.

mercoledì 11 maggio 2016

Breve riflessione sulla scrittura e sulla lettura


La lettura… è intimamente legata alla scrittura. Non so se è un bene per uno scrittore leggere molto. Si arriva al punto di volersi rifare ad esempi alti, si perde in freschezza. Si comincia con il voler cambiare una frase che non ci piace. Magari il libro ci convince e ci conquista, ma quella frase… quella frase proprio non ci va giù, avremmo voluto che fosse scritta in modo differente, che dicesse altro. In un certo modo è la necessità di ricondurre il diverso nei termini che ci sono familiari, da un altro punto di vista è la ricerca della purezza formale, del limare gli spigoli dell’arte per crearci un ideale, per quanto utopistico, che rappresenti il migliore dei mondi possibili. E da lì parte la voglia di ipotizzare infiniti sviluppi, di riscrivere quello che ci ha appassionato, di cambiare le sorti dei nostri amici di carta, di riservare loro un destino diverso, secondo il nostro gusto e le nostre attitudini. 

L’osservazione del mondo che ci circonda fornisce carburante al motore della nostra fantasia. Che segreti nasconde il nostro vicino di casa, avrà passioni e impulsi simili ai nostri o vivrà una realtà per noi aliena e sfuggente? Il processo della creazione, del dare corpo ai nostri calcoli mentali, è inarrestabile e allo stesso tempo limitante.
"Sarò in grado di mettere nero su bianco il mio pensiero? Cadrò nella trappola del manierismo fine a sé stesso o riuscirò a dare origine a un racconto che non soddisfi solo il mio impulso a narrare, ma anche che solletichi l’interesse di chi legge?"
Questi sono i dubbi che spesso accompagnano lo scrittore, quando è davanti al foglio bianco o alla schermata vuota di word. L’ansia della pagina da riempire con segni che non siano solo una sfilza di caratteri accozzati in maniera decorosa, ma che rappresentino un pensiero, un concetto espresso nel modo più vicino alle nostre intenzioni, la realizzazione della propria capacità di comunicare.

Tratto da La conferenza Mediatica del Professor Leonard Knowall

Novità in ebook: SoulCityty 2.1 - L'anima delle città di Roberto Zadik


TITOLO: SoulCityty 2.1 - L'anima delle città
GENERE: Raccolta di racconti
AUTORE: Roberto Zadik

Link per l'acquisto su amazon.it

SINOSSI
Un altro libro? Ebbene sì, ma non su Milano, basta con le mie Milanconie sulle quali mi sono abbondantemente soffermato, poi si diventa ossessivi e ripetitivi. Quindi niente più Milano! Ora si cambia totalmente e si spazia fra luoghi dove sono stato, attraverso personaggi immaginari, ma molto reali, quasi veri. Narrativa sociale, questo è il mio genere per raccontare le città, tematiche comode o scomode, Volevo qualcosa di più per questi nuovi racconti, un punto di vista più globale e meno tragicomico con uno stile più rilassato, ma al tempo stesso impegnato e ironico. Temi diversi, città in cui sono stato come turista, studente, visitatore casuale e lavoratore, città di cui ho respirato l’atmosfera e la mentalità.

martedì 10 maggio 2016

Recensione: Il Patto di Vera Q.


Splatter, soprannaturale, sarcastico e brutale. Vera Q prende un cliché letterario tradizionale, il patto con la morte, e lo dipinge di nuove tinte, fosche, molto fosche, come la nebbia che avvolge Riva Marina, il paesello dove si svolge la vicenda. L’istinto di sopravvivenza contro la fede, la vita contro la morte. C’è qualcosa di molto classico, e allo stesso tempo di modernissimo, nella prosa di questa autrice, mai banale, spiazzante anzichenò! Un romanzo breve che non concede respiro, che impone di divorare le pagine, una dopo l’altra, fino al sanguinoso epilogo. Consigliato? Sì, assolutamente.

Recensione: Tutte le bestie del mio giardino di Alberto Grandi


14 racconti che spaziano dal fantasy, alla fantascienza, al grottesco, con un unico filo conduttore comune, un certo gusto per il surreale e l’ironia. L’autore disegna un bestiario composto da improbabili alieni e freak, da donne leopardo e gnomi lussuriosi, giocando sovente con le strampalate abitudini sessuali e comportamentali dei suoi protagonisti. Ho spesso sorriso (o ghignato?) e talvolta riflettuto, leggendo queste pagine, per cui mi sentirei di consigliare questo ebook, ma sembra sparito da amazon e dal web in generale; che sia imminente una riedizione?
Alberto Grandi è il fondatore del network letterario Penne Matte, se fossi in voi andrei a dargli un’occhiata, offre una vasta scelta di racconti e romanzi, con prewiew per valutarli.


giovedì 5 maggio 2016

Liebster Award


Il Liebster Blog Award è una sorta di riconoscimento che i blogger conferiscono ad alti blogger con un numero di followers inferiore ai 200, è stato istituito nel 2011, per saperne di più basta cercare in internet.  È un’opportunità per farsi conoscere tramite il passaparola.
Una volta ottenuta questa menzione, se accettata, bisogna scrivere un post sul proprio blog usando il logo del Liebster Award e fare le seguenti cose:

1) Ringraziare i blog che ti hanno nominato e assegnato il premio.
2) Scrivere qualche riga (max 300 parole) sul blog che preferite (ovviamente non il vostro). Spiegare perché vi piace il blog, mettere il link.
3) Rispondere alle 11 domande poste dal blog o dai blogger che ti hanno nominato.
4) Scrivere, a piacere, 11 cose di te.
5) Premiare a tua volta 11 blog con meno di 200 follower.
6) Formulare le 11 domande per i blogger che si nomineranno.
7) Informare i blogger del premio assegnato.

Quindi, ecco il mio svolgimento:


1) Ringrazio Il Mondo dello Scrittore per avermi nominato. Andate a dargli un’occhiata, è pieno di cose interessanti per gli scrittori e i lettori, non è un semplice blog, ma un vero e proprio network sulla letteratura.


2) Ci sono molti blog che apprezzo e visito spesso, non vorrei fare torto a nessuno, ma voglio spendere qualche parola per Books Hunter Blog. È un blog condotto da Jessica Moro e Barbara Podetta, ma aperto alle collaborazioni esterne di molti scrittori e blogger, parla di nuove uscite, concorsi letterari, incontri con autori ecc. Da spazio agli esordienti come agli scrittori più conosciuti, in definitiva, al pari del Mondo dello Scrittore, Books Hunters Blog è  uno luogo dove trovare consigli e strumenti utili per chi ama scrivere e leggere.


3) Risposte

1) Cosa contraddistingue il tuo blog dagli altri?
Forse il nome stupido? A parte gli scherzi, non so, ho deciso di parlare solo di editoria indipendente e di tutto quello che ci gira intorno.
2) Qual è il tuo approccio al mondo editoriale?
Annaspo, mi guardo in giro, faccio cose, vedo gente. Sto ancora cercando di capire come si nuota in questo mare.
3) Quanta importanza hanno i Social nel tuo operato?
Un’importanza fondamentale, ma ho un rapporto di amore/odio con i social, sono utili ma appiccicosi, come gli amici troppo zelanti, quelli che ti vogliono sempre dare una mano in tutto, che ti telefonano a qualsiasi ora del giorno e della notte per chiederti se va tutto bene.
4) Quali sono le maggiori difficoltà che hai dovuto affrontare come blog?
Credo che siano le stesse di chi non fa il blogger come attività principale: trovare il tempo da dedicare a Chiacchiere e distintivo, per cercare di tenerlo vivo e interessante.
5) Quale personaggio famoso/storico/di fantasia vorresti che lo leggesse?
Il primo che mi viene in mente è Charles Bukowski, mi piacerebbe avere un suo commento cinico.
6) Qual è il tuo hobby principale?
Sono indeciso fra la musica e la letteratura.
7) Qual è il tuo colore preferito e perché?
Viola, per simpatie calcistiche, e poi il nero, perché sta bene con tutto.
8) Se tu fossi un supereroe come ti chiameresti?
Normalman, perché “L'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.” (cit.)
9) Dove ti piacerebbe vivere?
Rimango in tema: in un paese “normale” è chiedere troppo?
10) Quale sogno ti piacerebbe realizzare?
Finire, prima o poi, il mio terzo romanzo.
11) Cosa ne pensi del fatto che ti abbiamo nominato?
Bello scherzetto che mi avete fatto! Vi piace mettere in difficoltà la gente, eh? No, seriamente, mi ha fatto piacere, è stato divertente rispondere alle domande e scrivere questo articolo per il mio piccolo blogghetto.


4) Cose su di me:

1) Quando sono nato i Beatles erano al 1° posto in classifica negli USA con “Love me do”.
2) Preferisco il salato ai dolci.
3) Sono più alto di 1,75 e più basso di 1,85.
4) Mi piace andare in moto.
5) Guardo poca tv.
6) Ci sono dei libri che ho riletto più volte: Moby Dick, Il Maestro e Margherita e Cent’ anni di solitudine.
7) Possiedo circa 1.500 fra Cd e Lp.
8) Il mio regista cinematografico preferito è Stanley Kubrick.
9) Se vado in pizzeria leggo tutto il menù, ma poi prendo sempre la quattro stagioni.
10) Apprezzo molto il progresso tecnologico e la modernità, ma certe volte rimpiango un mondo senza telefoni cellulari.
11) Una volta qui era tutta campagna.


5) Blog nominati:

Anonima Andrea Cabassi
Antonella Sacco
Ariano Geta
Emozioni in Font
Ferruccio Gianola
Massimiliano Riccardi Infinitesimale
Pagine Sporche
Pierluigi Di Cosimo
Queste Pagine
Negli Occhi Nel Cuore
Il Taccuino dello Scrittore

Nota: Non so se i blog che ho nominato hanno meno di 200 follower, se così non fosse perdonate l’errore, non volevo sminuire nessuno…


6) Domande per i blog nominati

1) Perché hai deciso di tenere un blog?
2) Il tuo blog riguarda il tuo principale interesse?
3) Hai avuto difficoltà nel creare il blog? Di natura tecnica, riguardo all’organizzazione delle sezioni, la grafica, ecc.
4) Quanto tempo dedichi al tuo blog?
5) Leggi regolarmente altri blog?
6) Su quali social network sei più attivo?
7) Sei l’unico autore dei post che pubblichi oppure il tuo blog è aperto anche a collaborazioni esterne?
8) Quali progetti non hai ancora realizzato e in quali pensi ti impegnerai in futuro?
9) Come valuti le tue competenze informatiche?
10) Come hai scelto il nome per il tuo blog?
11) Che ne pensi del Liebster Award?

mercoledì 4 maggio 2016

Recensione: Pelicula di Andrea Cabassi



Cos’è Pelicula? Un sistema di condizionamento che rende tutti gli uomini soggetti al giogo di un controllo mentale e caratteriale, al punto che ogni comportamento asociale viene rimosso fin dalla nascita.
Nel ventiduesimo secolo la povertà e la guerra sono solo lontani ricordi, ma il prezzo che l’umanità ha dovuto pagare è la perdita della propria libertà, del libero arbitrio, la gente ha rinunciato alla propria anima in cambio del benessere imposto dai governi mondiali.
Ma non tutti si sono rassegnati alla condizione di pecore mansuete, Lango Xiao e la sua organizzazione segreta lottano per dare la sveglia alle coscienze, e lo fanno con le maniere forti, convinti che solo azioni violente possano intaccare le forze dominanti del loro mondo. Per la maggioranza sono terroristi, per altri sono l’unica speranza in una società apatica e in stallo. Durante un attentato Lango si imbatte in Indra, una ragazzina apparentemente immune al controllo di Pelicula; Solo nel corso della narrazione si scopriranno i segreti che nasconde il suo oscuro passato.
Libro complesso, sia per le tematiche che nella struttura, costruita con continui flash back e salti temporali, ad ogni pagina rivela nuovi risvolti e punti di vista, affrontando anche aspetti filosofici, come il significato di raziocinio, il senso della vita e i lati oscuri del progresso tecnologico.
Un romanzo che inizia come un distopico cyberpunk e finisce quasi come un fantasy, emblematicamente l’epilogo è affidato a un sogno, in una sorta di contrapposizione al clima da incubo che pervade tutto il racconto.
La scrittura di Andrea Cabassi è tutt’altro che semplice e lineare, nel senso che richiede attenzione da parte del lettore, in questo contesto l’ho trovata molto adatta al tipo di narrazione.