venerdì 12 maggio 2017

Recensione: 3A Investigazioni - Indagine a Rocca Vertunno di Ariano Geta


Il detective Andrea Arcani ne ha combinata un’altra delle sue e, per sottrarlo alle ire dell’influente e infedele prepotente di turno, la famiglia decide di esiliarlo per qualche tempo, in attesa che si calmino le acque.
Il Marlowe de noantri non si rassegna al riposo forzato e accetta l’incarico di  un arricchito cafone di provincia per investigare sugli atti vandalici che colpiscono il cantiere della sua faraonica villa in costruzione nel fantomatico paesino di Rocca Vertunno.
Scoperti gli autori degli attentati il nostro dovrà partecipare al piano per blandire un integerrimo ispettore delle Belle Arti, deciso a bloccare i lavori in corso.
Fra tragicomiche avventure e l’incontro con una sua vecchia fiamma, il detective riuscirà a portare a termine con successo il suo compito.
In questo secondo capitolo il personaggio di Andrea cresce di spessore e umanità, mostrandosi meno sprovveduto e indolente di come era apparso nel precedente libro; non si fa fatica a empatizzare con lui, perdonandogli anche i difetti tipici di un trentenne viziato ed egocentrico.
Come suo solito l’autore sceglie la cifra dell’ironia e del sarcasmo per mettere alla berlina i piccoli e grandi maneggi dell’italiano medio, dipingendo un ritratto impietoso quanto, ahimè, realistico della nostra società.

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