domenica 13 novembre 2016

Recensione: Il cielo d’Inghilterra di Loriana Lucciarini


La giovane Cristina riceve un’inaspettata eredità da una aristocratica signora inglese che l’aveva presa in simpatia nei suoi soggiorni romani presso l’albergo gestito dalla famiglia della ragazza.
Si reca quindi a Londra, per un soggiorno che dovrebbe durare giusto il tempo per occuparsi delle questioni legate al lascito, ma ritrovare il mai dimenticato nipote della sua benefattrice, Steve, stravolge tutto i suoi programmi e, definitivamente, la sua vita.
In una girandola di affetti, amicizie, incomprensioni, passione, orgoglio, fraintendimenti e chiarimenti in extremis, Cristina riuscirà a… be’, questo scopritelo da soli.
Io non sono un lettore assiduo del genere romance, ma non parto mai prevenuto e condizionato dalle etichette, il mio giudizio si basa sempre sulla scrittura. E questa, di Loriana Lucciarini, l’ho trovata particolarmente fluida e scorrevole, senza sbavature, molto attuale e adatta alla storia narrata.
La vicenda descritta, pur rimanendo nei canoni del romanzo “rosa”, ha il sapore e i meccanismi della commedia degli equivoci, una storia di buoni sentimenti che non scade mai nella volgarità, nell’eccesso, lontana dagli stereotipi ormai codificati, e usurati, del genere (li conoscete, no? Il bel tenebroso dal passato inquietante, la fanciulla povera, ingenua ma determinata, un pizzico di sado-maso a condire tutto). Il cielo d’Inghilterra ha, invece, un delicatezza e una frizzante lievità che lo rendono un libro assolutamente gradevole, una bella favola moderna, elegante e un po’ “british”, appunto, che mi sento di consigliare a qualunque lettore.


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