L’hard boiled, per intenderci, è il genere di Chandler e del
suo personaggio più famoso, Philip Marlowe, portato sugli schermi da Humphrey Bogart. Alberto Tristano ambienta il
racconto a Roma e ne fa una versione “de noantri” (Bollito tosto, in fondo, è
la traduzione letterale di hard boiled…). La narrazione è ispirata, oltre al
già citato investigatore privato, ai gialli all’italiana, sia letterari che
cinematografici, tanto in voga negli anni sessanta e settanta (Duca Pelli è un
omaggio al Duca Lamberti di Scerbanenco), non mancano gli elementi stereotipati
del genere: la “femme fatale”, il reporter ficcanaso, i guai con le forze dell’ordine,
i cattivi di turno. Chi ha letto “Il diario di Giovanni Ponte” ritroverà
l’ironia pirotecnica dell’autore in queste pagine, tutto il suo mondo di
citazioni e “nonsense”, a cominciare dal nome dei personaggi: Duca Pelli, Ada
Mori, Manga Nello ecc. C’è poco da fare, con quest’autore si ride, si ride di
gusto.
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