Oggi incontriamo Concetta D’Orazio, scrittrice, blogger, amministratrice del gruppo facebook “Pubblicare un libro online: scrittori pionieri”. Come autrice ha pubblicato vari ebook: Nero di memoria; Sette giri di donna; Riprendiamoci il Natale; Inganni di coscienza. Ha esordito con una raccolta di poesie: Florilegio. La mente cammina dove la penna si trascina.
Ciao, Roberto, ti ringrazio per avermi concesso questo piccolo spazio nel tuo blog.
Non so cosa potrei raccontare di interessante sul mio conto. Come dico spesso, non amo molto parlare di me. Fuori dal virtuale, sono una persona riservata. Preferisco la solitudine e il silenzio casalingo che mi permettono di dedicarmi a tutte le attività che amo di più: studiare, leggere, scrivere, cucinare e tante altre modeste occupazioni.
2. Oltre che come scrittrice ti occupi di letteratura ed editoria indipendente in altri modi, vero?
Chiunque faccia operazione di redazione, ma anche di pittura, musica, pasticceria e panetteria, diventa autore di quel che produce. E di quello che produco con la penna sono sicuramente autrice. Gli scrittori sono altri.
Da quando iniziai a frequentare gli ambienti virtuali, gruppi e comunità di discussione sul Selfpubliishing, mi appassionai ai dibattiti inerenti queste nuove realtà dell’editoria indipendente, alternativa a quella classica.
Sono trascorsi ormai due anni dal mio primitivo incontro con la letteratura digitale: da allora essa non ha mai smesso di suscitare in me grande interesse. Insieme a molti amici, che condividono la stessa passione, ci confrontiamo sul web, in maniera pressoché quotidiana, scambiandoci notizie utili sul modo di pubblicare, promuovere, ma anche correggere e rendere perfetti i nostri eBook. Cerchiamo di aiutarci fra di noi, supplendo, con attività di sostegno e condivisione di informazioni, alla mancanza di un piano di promozione di cui possono godere coloro che pubblicano nella maniera tradizionale.
3. Finora hai scritto e pubblicato libri di varia tipologia, dalla raccolta di poesie, al romanzo, ai racconti, ce ne vuoi parlare? E quale ti rappresenta di più?
La prima pubblicazione in autonomia (mi piace definirla così) è stata “Florilegio. La mente cammina, dove la penna si trascina”, una raccolta di versi che avevo ammonticchiato da sempre, spargendoli qua e là per la casa, e nel corso dell’esistenza, decidendo infine di farne un volumetto racchiudente e s-ragionato. In realtà non mi era mai passato per la mente di “darlo alle stampe”, men che meno di esporlo a virtual giudizio. L’idea mi è nata, dopo essermi imbattuta in qualche articolo sul web che citava il Selfpublishing, su cui non avevo allora (primavera 2012) grandi informazioni. E quell’idea di mettere online il libretto, devo dire la verità, non fu mia d’origine, avendola mutuata dalle sollecitazioni alla pubblicazione che mi venivano dal consorte.
Da quella volta, ci presi gusto, lo ammetto, e a novembre 2012, pubblicai “Sette giri di donna”: una storia che ha inizio dalla fantasia, o meglio dalla pancia, di una donna, Ines, che crea e anima le altre sei protagoniste, calate nelle realtà temporali in cui ognuna vive: l’antichità classica di Iulia e Atte, il medioevo di Iolanda e l’età contemporanea di Adele, Dora e Isabella.
A ottobre 2013 ho messo online “Nero di memoria”, la rievocazione di una vicenda ambientata nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, che ha per protagonisti Antonio, soldato italiano deportato come IMI, e Filomena, sua moglie, rimasta nel paese d’origine, insieme ai figli.
4. Stai lavorando a qualche nuovo progetto in questo momento?
Ho in testa e “sotto la penna” diversi impegni ma non chiedermi di illustrarli adesso, sarebbe difficile per me districarmi fra le innumerevoli idee che mi assorbono in questo momento, non avendole ancora ben chiare neppure io stessa.
E leggere il resoconto di idee ingarbugliate è molto noioso!
5. Cosa ne pensi delle prospettive dell’ebook e del self-publishing nel panorama editoriale Italiano?
Il Selfpublishing si sta rivelando, fuor di ogni dubbio, un valido strumento nelle mani di chi decide di utilizzarlo con serietà e con cognizione di causa. La possibilità di pubblicare in maniera semplice, veloce e senza vincoli di sorta rappresenta davvero una conquista importantissima dei nostri tempi. Il Selfpublishing offre, oggi, una grande potenzialità, vale a dire quella di avere a disposizione tanti testi gratuiti oppure ad un prezzo irrisorio. Ritengo questa una grande conquista, impossibile anche solo da immaginare qualche decennio fa.
Simbolo primo di questa conquista è l’eBook, un libro diverso, un contenitore di informazioni letterarie, capace di aiutare colui che ne sta usufruendo, nell’operazione in cui è impegnato: la lettura. L’eBook offre la possibilità di ricordare il punto in cui si era giunti nel corso dell’ultimo utilizzo, senza l’aiuto di foglietti volanti o inestetiche pieghe della carta. Con l’eBook, attraverso l’ausilio del dispositivo di lettura, si ha a disposizione un dizionario e un’enciclopedia pressoché infinita qual è la Rete.
Nel nostro Paese la “capitolazione al digitale” sembra incontrare ancora grosse difficoltà e resistenze. I motivi mi sono al momento sconosciuti. È probabile che lo strumento principe di questa rivoluzione editoriale, il libro elettronico appunto, non venga sufficientemente pubblicizzato e sia non adeguatamente ostentato al pubblico, dal momento che i testi di carta continuano ad essere presentati, mentre si relega l’eBook al ruolo di supporto di serie B.
6. Secondo te quali sono i pro e i contro dell’autopubblicare le proprie opere?
Di questo argomento si è discusso varie volte fra noi, nel nostro gruppo, e in genere fra tutte le persone che si occupano di Selfpublishing.
I vantaggi dell’auto-pubblicazione sono numerosi: si va dalla possibilità di mettere online ogni testo che si voglia far conoscere ad un pubblico più vasto che non sia la cerchia ristretta di un tempo, formata da amici e parenti, alla velocità con cui tutto questo può esser fatto. A ciò si aggiunge l’estrema autonomia nelle decisioni riguardanti la promozione e la condivisione del prodotto e la possibilità di seguire direttamente l’andamento delle vendite, ma anche delle offerte gratuite.
A questi benefici fanno eco i risvolti negativi dell’auto-pubblicazione: frettolosità nel rendere pubblico il proprio libro, incapacità di valutarne la consistenza e lo spessore in maniera critica, perché condotta in modo assolutamente personale, senza l’ausilio di professionisti nei vari settori (editing, grafica, impaginazione).
Tutti questi lati negativi hanno contribuito a sminuire l’idea che gran parte di pubblico ha alimentato nei confronti dei prodotti dell’editoria indie, accomunando le opere buone di alcuni autori self al calderone generale comprendente letteratura di stile mediocre oppure acerbo.
7. Guarda un po’ nel tuo futuro (di autrice), come ti vedi fra cinque anni?
Che domanda! Sai che non ho mai pensato a questo? Come mi vedo? Sicuramente riesco ad osservarmi ancora con il portatile sulle gambe, a digitare a destra e manca, aprendo e chiudendo finestre virtuali.
Avrò più tempo libero da dedicare alla scrittura? Chi lo sa!
Grazie per la chiacchierata, Concetta. Ci puoi indicare qualche link dove trovare i tuoi libri?
Grazie a te per l’ospitalità.
Questo è il link dove è possibile trovare i miei eBook.
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