venerdì 20 ottobre 2017

Novità in ebook: Un sabato italiano di Ariano geta

Appena uscita la nuova versione di questo romanzo di Ariano Geta.

TITOLO: Un sabato italiano
GENERE: Narrativa, vita urbana
AUTORE: Ariano Geta

Link per l’acquisto su amazon.it

SINOSSI
Dubbioso79, Freddy e Goldrake sono utenti del forum http://puttanieri.freeforum.ita.org, un luogo di ritrovo virtuale per frequentatori abituali di prostitute. Il 7 giugno si danno appuntamento a Roma per trascorrere un sabato diverso dal solito, ma proprio quel giorno è prevista una manifestazione di protesta contro il governo...
(N.B.: CONTENUTI ESPLICITI, LETTURA NON ADATTA AI MINORI)


venerdì 13 ottobre 2017

C’è una strana espressione nei tuoi post

Segnalo anche qui un articolo che ho scritto per Books Hunters Blog.


Sicuramente sarà capitato anche a voi di leggere in qualche post su facebook, su twitter o su altri social, la frase “può accompagnare solo”. Le prime volte che mi sono imbattuto in questa strana espressione ho pensato a un problema col t9, il correttore automatico che sorveglia e uniformizza le nostre comunicazioni con lo smartphone, poi, notando la frequenza con cui veniva ripetuta, ho capito che non era così, che era un tormentone in voga. (contina a leggere)

mercoledì 4 ottobre 2017

L’angolo del distopico #9

Il cavallo venduto - Giorgio Scerbanenco

Un western post-apocalittico livido e violento, che anticipa certi romanzi del genere, primo fra tutti La strada di Cormac McCarthy: nell’Italia devastata da una catastrofe (probabilmente un conflitto nucleare) accaduta molti anni prima, un’umanità disperata e crudele, privata di ogni tipo di tecnologia, a parte le armi da fuoco, è divisa in comunità stabilite dove prima si trovavano le città, mentre le campagne sono percorse da pochi sbandati che vagano a piedi o su carri trainati da cavalli, l’unica legge riconosciuta è quella del più forte.
La meta, per molti di loro, è Milano, fortificata e soggetta a un duro regime militare, dove si sta ricostruendo una civiltà industriale, con tutti i miraggi e le storture del passato.
Dopo un viaggio lungo e faticoso, costellato da atrocità, incontri e tradimenti, alle porte della città, in attesa di essere scelti per accedervi, i protagonisti vengono ammoniti da un reietto, evitato e additato da tutti come matto, a “non vendere il proprio cavallo migliore per un sacco di grano guasto”, metafora del barattare la libertà per una sicurezza da schiavi.
Si sa che in letteratura, e non solo, sono spesso le parole dei matti ad essere le più sagge: è proprio il lungo monologo di questo personaggio la parte migliore del romanzo, una riflessione sul senso della vita e della giustizia spietatamente lucida ma, purtroppo, destinata a rimanere inascoltata.
Giorgio Scerbanenco (Volodymyr-Džordžo Ščerbanenko), scrittore di origine ucraina ma vissuto praticamente sempre in Italia, è molto noto per i suoi romanzi gialli e per il suo investigatore privato Duca Lamberti, non conoscevo questa sua vena distopica; ho trovato questo libro, scritto nel 1963, per niente datato, assolutamente degno di essere riscoperto.