Il protagonista di questo romanzo, Walter Manfredi, è un uomo con un trascorso burrascoso, spesso si è sporcato le mani, per le circostanze della vita e per la sua indole ribelle, ha ricevuto e dispensato violenza e dolore, non si può sicuramente definirlo un boy-scout o un eroe. Ma è riuscito a conservare dei valori, una sua etica al di sopra o al di fuori della legge, certo, ma così radicata da non farlo inghiottire da quelle ombre che lo inseguono da sempre.
Quella stessa morale lo costringe a tornare in azione quando un suo vecchio amico viene ucciso. La vendetta richiederà la discesa in luoghi oscuri, fatti di intrecci fra politica e criminalità organizzata, al punto di portarlo anche a stringere patti con il diavolo, mentre il suo passato si ripresenta e chiede il conto con gli interessi.
Massimiliano Riccardi in questo suo ultimo noir abbandona gli scenari americani e ambienta la vicenda in una Genova cupa e allo stesso tempo vitale e generosa, densa di misteri e di improvvisi squarci di feroce bellezza.
Una storia nella storia è il rapporto difficile e profondo di Walter con il figlio; è qui che viene fuori il suo lato più fragile e più umano, contribuendo a renderlo una figura complessa e sfaccettata.
Questo autore non sbaglia un colpo, anzi, la sua penna cresce di romanzo in romanzo, qui in particolare l’ho trovata particolarmente ispirata, soprattutto nello scavo psicologico dei personaggi, a partire dal protagonista che, magari, potrebbe avere ancora qualcosa da raccontarci in futuro.
Grazie Roberto, spettacolare, una recensione che mi ha colpito per ciò che hai ben compreso tra le righe.
RispondiEliminaVero, l'ho appena accennato nella recensione, ma c'è una profondità, dei personaggi e del contesto, che va di pari passo con lo svolgimento della storia, ben oltre il solito noir d'azione.
EliminaGrande Massimiliano!
RispondiEliminaGrande, di statura fisica e letteraria! ;-)
EliminaGrazie Ariano, comunque... più che grande direi alto 😂😂😂
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