Un’antologia di racconti, apparentemente senza un filo conduttore, che poi in realtà si trova nell’atmosfera che pervade ogni composizione: il quotidiano confrontarsi con le difficoltà della vita, dalla malattia all’insoddisfazione per la propria esistenza, dai segni del tempo che passa alla crudeltà di un destino avverso.
Ogni racconto ci presenta un quadro di varia umanità, spesso rappresentativo della società attuale, talvolta il tono cupo della narrazione viene smorzato da un barlume di speranza, una sorta di riscatto finale, altre volte la claustrofobica tragicità degli eventi non lascia via d’uscita al protagonista di turno.
Apprezzabile la prosa dell’autrice, fluida, diretta e senza orpelli barocchi, mi piacerebbe vederla cimentarsi in un romanzo, credo che abbia tutte le carte in regola per poterlo fare.
Ho notato un paio di refusi, già segnalati da un altro lettore.
Lettura consigliata.
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