Quattro racconti tendenti al giallo, con tutte le caratteristiche del genere, compreso il colpo di scena finale.
Il viola non le si addice: le sorti di una donna abbandonata dal marito si intrecciano con quelle della cartomante a cui pensa di rivolgersi, come estremo tentativo di raddrizzare la propria vita. La sparizione di quest’ultima la condurrà a scoprire la verità sui suoi genitori naturali e su cosa è veramente successo al momento della sua nascita.
Errori fatali: un duplice omicidio, apparentemente senza movente e nessun legame fra le vittime, è una brutta gatta da pelare per l’ispettore Bonatti. Il finale del racconto rivela dei risvolti inconsueti, ma forse è la parte del libro che mi è sembrata meno credibile.
Lo strano sapore del caffè: il vecchio giardiniere Ottavio mal sopporta la giovane e appariscente moglie dell’ingegnere del quale è a servizio da una vita. Imparerà a sue spese che spesso le apparenze ingannano.
La signora: chi non ha mai desiderato di vendicarsi in maniera drastica delle angherie dei colleghi di lavoro? Forse è solo un sogno, ma…
La raccolta è incentrata su figure di donne al centro di intrighi e delitti, diverse fra di loro, ma tutte ben caratterizzate, descritte con tratti essenziali che le rendono personaggi interessanti e realistici, grazie anche alla scrittura lineare e piacevole dell’autrice.
Un libro breve ma che si legge volentieri.
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