Il titolo anticipa l’elemento comune, il filo conduttore, della
raccolta: il regalo, inaspettato, desiderato, di volta in volta sorprendente,
ingenuo, necessario, è il tema centrale che ritroviamo in ognuno di questi
sette racconti.
Dominique Valton è (anche) un’abile scrittrice di thriller,
quindi sa come portare il lettore in un certo clima narrativo, per poi
spiazzarlo con repentini cambi di prospettiva e, in questi racconti, succede
spesso. Ma qui non si parla di delitti e indagini, sono storie di vita e
persone comuni, se non vere almeno verosimili, possibili e quotidiane. Quello che
le rende straordinarie è la capacità dell’autrice di architettarne sviluppi
inaspettati e di raccontarceli col suo stile preciso ed elegante; anche quando
affronta un argomento “piccante” riesce a trasformarlo in un quadro di grande
delicatezza. Trovo che un’altra qualità di questi racconti sia la traccia
emotiva che persiste a lungo dopo averne terminata la lettura.
Il settimo regalo è quello che Dominique chiede a noi
lettori nelle righe finali del libro, quello di lasciare un opinione dopo aver
letto queste pagine. Io lo faccio volentieri, è un modo per contraccambiare il
dono che ci ha fatto con i suoi racconti.
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