Anno 2067: uno strano luccichio viene registrato sulla superficie della Luna, mentre dal cielo piovono i relitti di velivoli misteriosi...
Comincia così il nuovo romanzo di Gianluca Ranieri Bandini. Come dichiara lo stesso autore sul suo blog, Skyfall è il primo capitolo di un progetto ambizioso: quello di creare un proprio “pantheon” narrativo, una galassia abitata da varie civiltà extraterrestri, impegnate in una lotta per la sopravvivenza, la supremazia e il dominio in questa parte dell’universo. È già previsto un sequel e, forse, degli spin-off.
Si nota subito una particolare cura nell’intreccio, la trama è complessa e sfaccettata, arricchita dal punto di vista che cambia insieme al personaggio del momento, che si tratti di Thomas, Lucy, John o Elien, ognuno ben rappresentato e caratterizzato. Il racconto procede con un sapiente dosaggio di azione, dialoghi e descrizioni, fino alla conclusione che risolve alcune linee narrative e ne prepara altre per il prossimo capitolo.
Come nella migliore fantascienza (almeno in quella che piace a me), l’elemento tecnologico, per quanto presente e ben sviscerato, è a servizio della storia, al centro della quale ci sono le passioni umane (o aliene) dei protagonisti.
Gianluca Ranieri Bandini si è ormai specializzato in questo genere letterario, soprattutto nelle declinazioni di Space-opera e Hard sci-fi (per i meno abituati a questa terminologia un po’ “nerd”, intendo quella fantascienza che parla di viaggi nello spazio, astronavi, razze aliene, tecnologie futuristiche ecc.), lo conosce e lo governa con un’invidiabile maestria, ogni suo nuovo libro non fa che confermarlo.
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