La storia d’amore fra Ludmila e Dino inizia con un colpo di
fulmine, ma per lei ben presto si trasforma in un incubo, il suo principe
azzurro è un brutto ranocchio. Questo non è un romanzo rosa, non è fiction, è
la cronaca lucida e, per quanto possibile, distaccata del male che un uomo può
infliggere a una donna sfruttando le sue debolezze e i suoi sentimenti. Leggendo
le storie di stalking estremo come questa, viene da chiedersi perché una donna
permetta a un uomo evidentemente arido, profittatore, violento e incapace di
amare di farsi umiliare, sfruttare e talvolta brutalizzare in quel modo. È fin
troppo facile giudicare dall’esterno, comodamente adagiati nella nostra
“normalità”, dare consigli e giudizi lapidari, bisogna calarsi nei panni degli
altri, uscire dai nostri consolidati schemi mentali per capire le ragioni di
chi vive sulla propria pelle queste vicende. Claudia Calisti, con la sua prosa
efficace, talvolta divertente e senza mai indulgere nel vittimismo, ci offre il
suo punto di vista, fornendoci una chiave di lettura con le riflessioni di
Ludmila, una donna come tante, forte e debole allo stesso tempo, appassionata
della vita e mai doma, né di fronte ai soprusi né alla malattia. Leggetelo.
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